Viene a definirsi in noi un campo di ascolto che è sempre più limitato a quel bene che, noi abbiamo messo la di sopra di tutto.
E se noi abbiamo messo al di sopra di tutto il pensiero del nostro io, questo pensiero del nostro io, a un certo momento ci limita il campo di ascolto a un punto tale, da poter ascoltare soltanto ciò che riguarda il pensiero del nostro io.
Noi potremo quindi parlare solo di noi stessi e noi potremo ascoltare solo ciò che esalterà il pensiero del nostro io o che riguarderà il nostro io.
Ma siccome tutto ciò che accade è voluto da Dio, succede che a un certo momento, noi ci troveremo in un campo di incomprensione, poiché non ci sarà nessuno e nessuna cosa che vorrà esaltare il pensiero del nostro io, perché il pensiero del nostro io non è il centro delle cose.
Il centro delle cose è Dio.
Se noi abbiamo il pensiero del nostro io al centro, in un primo tempo parleremo di noi ma creeremo una grande fuga da noi. Tutte le cose e tutte le creature si allontaneranno da noi e noi ci saremo aperti la strada alla solitudine, all'incomprensione, alla crisi di noi stessi.
Questa è la conclusione del fatto di avere messo, al di sopra di tutto il pensiero di noi stessi.
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