Se tutte le cose sono mantenute unite a Dio ("date a Dio quello che è di Dio") e noi stessi ci manteniamo uniti a Dio, tutte le cose ci conducono all'ascolto di Dio ma, se noi ci disuniamo da Dio e disuniamo da Dio le cose, noi siamo condotti a sottomettere Dio al nostro interesse principale di vita.
Noi arriviamo a sottomettere Dio alla legge e qui stiamo arrivando al problema di questi scribi e di questi farisei che non giungono a Gesù per interrogare Gesù, per ascoltare Gesù, giungono a Gesù per sottoporre Gesù all'autorità della legge.
Noi arriviamo a sottomettere Dio alla legge, alle regole, all'autorità del mondo e alle istituzioni al sabato.
Ecco l'errore fondamentale.
Non ci rendiamo conto che tutte queste cose che sono buone, sono state create per portarci nell'ascolto di Dio e non per sottomettere Dio a queste.
Tutte queste cose sono degli ottimi servitori ma devono essere mantenute nel campo del servizio.
Servitori affinché la nostra anima possa ascoltare Dio.
Dio parla personalmente con la nostra anima e vuole che la nostra anima, personalmente si mantenga in rapporto con Lui: "Non dare a nessuno il nome di maestro, uno solo è il tuo Maestro, il Verbo di Dio che parla con te".
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