Il più delle volte, noi riteniamo necessario, ciò che è in relazione ai nostri bisogni di vita pratica, oppure in relazione a quello che può essere il pensiero della figura, dell'ambizione, del prestigio del nostro io di fronte al mondo.
E questo determina il motivo principale del nostro vivere.
Se l'ascolto dipende dalla dedizione, la dedizione dall'attrazione, l'attrazione dall'interesse che si incentra poi in questa unica cosa necessaria che noi mettiamo dentro di noi, al di sopra di tutto, dobbiamo dire che il campo di ascolto non è determinato dalla nostra volontà ma, e determinato da ciò che noi mettiamo come, cosa soprattutto necessaria per la nostra vita.
Quello che noi eleggiamo, che noi riteniamo come necessario per la nostra vita, questo viene a determinare in noi il campo di ascolto.
Cioè, noi finiamo con ascoltare soltanto ciò che viene a dipendere da ciò che abbiamo ritenuto necessario.
Mentre tutto quello che non coincide o non è in relazione a ciò che noi riteniamo necessario, a poco per volta, viene sempre più escluso dai nostri interessi e noi stessi diventiamo incapaci di ascoltare.
Può succedere che si arriva, addirittura al punto da non potere più ascoltare la Parola di Dio, perché non rientra in qual campo d'interesse e quindi non dipende da quell'unica cosa necessaria che, abbiamo posto al di sopra di tutto.
Così, noi ci condizioniamo il campo dell'ascolto..
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